Leadership skills
Nella nostra società sentiamo usare e abusare sempre più spesso della parola leader: non solo nel management, ma anche nella politica, nello sport, in campo musicale.
Ma chi è davvero un leader e quali caratteristiche deve avere?
Il leader non è solo colui che comanda, anche se spesso le cose coincidono: è piuttosto chi sa guidare un gruppo di persone, non ha dubbi sugli obiettivi da raggiungere e lavora con il suo team per perseguirli.
Tutti noi possiamo diventare leader, se rispettiamo alcune caratteristiche indispensabili e distintive dell’attitudine alla leadership.
Ecco quali sono le cosiddette “doti di leadership:
• Avere coscienza di sé: in primo luogo, bisogna essere consapevoli delle proprie capacità e usarle al meglio per il raggiungimento dei propri obiettivi: pensiamo, ad esempio, alla figura del “capo”: se - nel darci una direttiva – egli dimostra insicurezza, come potrebbe un suo ordine risultare efficace?
• Essere credibili, affidabili, onesti e leali: questo consente di godere della fiducia dei propri collaboratori, dote indispensabile per favorire un sano spirito di squadra;
• Trasmettere empatia: essere cioè capaci di “vedere il mondo con gli occhi degli altri”, in modo da ridurre le incomprensioni e saper puntare sulle giuste leve motivazionali delle persone che fanno parte del proprio Team.
• Sviluppare un’ottima capacità di comunicazione, sia nell’esprimersi che nella capacità di ascoltare e capire in modo “attivo”. Dire di si non vuol dire necessariamente aver ascoltato e capito!
• Infine, un vero leader ha sempre una vision, ossia la capacità di guardare lontano sapendo quali sono gli obiettivi finali da raggiungere. A ciò si aggiunge l’abilità di trasmettere la sua vision anche al proprio staff.
La differente applicazione delle doti appena descritte dà luogo a diversi stili di leadership:
• autocratico
• democratico
• di delega
Con il primo il leader impone le proprie decisioni, segue il proprio istinto e la propria volontà, decide quando e cosa fare e non chiede il parere degli altri.
Con lo stile democratico, invece, i componenti del team prendono parte al processo decisionale, vengono coinvolti nel progetto e questo aiuta il leader a fare in modo che gli obiettivi di ciascun individuo coincidano con quelli dell’azienda; questo approccio motiva tutto il team, rende il lavoro più complesso ma anche più entusiasmante e coinvolgente.
Infine, nello stile di delega è il team che sa come e cosa deve fare ed agisce lasciando al leader la sola responsabilità delle decisioni che saranno prese.
Ovviamente, un vero leader dovrà adottare uno stile diverso a seconda della situazione che si trova ad affrontare: laddove si è in presenza di un’ emergenza, è opportuno che venga adottato uno stile autocratico, decidendo rapidamente cosa è più opportuno fare; se invece il problema è complesso, ma si ha più tempo a disposizione, ecco che il bravo leader saprà ascoltare il parere dei suoi collaboratori.